Thursday 23 June 2011

CONDIZIONAMENTO MEDIATICO

Lettori tutti,
immaginate un treno a due carrozze, d'estate. Una carrozza ha l'aria condizionata, l'altra no. E' l'unico treno a disposizione, e quindi non si può proprio scendere. In totale su tutto il treno ci sono 100 posti a sedere, e quindi 50 con l'aria condizionata e 50 senza. E siccome Trenitalia si sa, fa le cose per bene, ha venduto esattamente 100 biglietti. Quando le persone di stazione in stazione hanno cominciato a salire sul treno ovviamente si sono prese per prime i posti al fresco, e poi, quando la carrozza era piena, hanno cominciato ad occupare i posti al caldo. Però in realtà nei posti al fresco non è che ci sia scritto il nome di quelli che ci stanno seduti, quindi in teoria ci si potrebbe sedere chiunque. C'è anche un altro problema su questo treno, che il bagno nella carrozza condizionata non funziona, e quindi i viaggiatori in questa carrozza hanno bisogno di usare il bagno dell'altra. Questo in realtà non crea troppo disturbo a chi sta nella carrozza non condizionata, perchè non è che gliela stanno facendo sui piedi.
Poi ad un certo punto un passeggero particolarmente insofferente che sta sudando come un pezzo di cacio dentro una tenda al sole il 13 di agosto verso le tre di pomeriggio, si alza e decide di andare nel vagone condizionato, e appena un altro viaggiatore di questo vagone si alza per andare al bagno quello che era in piedi giustamente gli prende il posto, perchè non è che fosse il suo di diritto.
Quello che era andato al bagno torna, e rimasto senza posto al fresco, siccome è di sinistra, da la colpa a Trenitalia che non ha messo a disposizione due carrozze con l'aria condizionata per risparmiare sulla manutenzione. Poi si alza un altro e va al bagno, e come è ovvio, anche a lui rubano il posto. Però lui la prende un po' peggio, e siccome è di destra, se la prende con chi gli ha rubato il posto, e gli dice chiaramente che deve tornare da dove è venuto, dalla carrozza senza aria condizionata, dove fra le altre cose, si muore veramente di caldo. A questo punto comincia una discussione fra i passeggeri della carrozza condizionata, dove secondo alcuni è giusto che chi si alza e rimane senza posto si vada a sedere nell'altra carrozza, mentre gli altri non sono per niente d'accordo.
E allora, si alza un occupante di un posto decisamente privilegiato, è infatti un posto singolo, dalla parte del finestrino e poggia piedi di fronte. L'unico problema di questo personaggio è che è salito senza biglietto, quindi lui non dovrebbe nemmeno stare sul treno. Però ci sta lo stesso, perchè alla fine, finchè non passa il controllore, nessuno ha il diritto di togliergli il posto. Insomma, si alza questo signore e promette, in cambio di un biglietto, di aggiustare il sistema di condizionamento dell'altro vagone, in modo che il problema venga risolto. Alcuni passeggeri, estasiati, si adoprano, e fanno una colletta per comprare il biglietto a questo signore, che da ora in poi chiameremo B. Altri non gli credono, perchè sono convinti che faccia questa promessa solo per avere un biglietto, per non perdere il suo posto una volta che passerà il controllore. Comunque sia il biglietto ce la fanno a farglielo, ma siccome non hanno raccolto abbastanza soldi, glielo fanno fino alla stazione successiva. Una volta che questo signore ha il biglietto prova a dare un paio di colpi sull'impianto di condizionamento non funzionante, ma ovviamente con poca fortuna. Ma non ha molto tempo per lavorare sull'impianto in realtà, perchè non avendo il biglietto, sta anche cercando di convincere il controllore, che lo vuole far scendere alla prossima stazione, che lui il biglietto ce l'aveva, ma gliel'ha rubato un extracomunitario. Ad ogni modo arriva la stazione successiva, e B è di nuovo senza biglietto. Allora riunisce i passeggeri delle due carrozze dicendogli che non ha avuto abbastanza tempo per riparare il condizionatore, ma era sulla buona strada, e se vorranno il condizionatore aggiustato, per il bene di tutti, dovranno compragli di nuovo il biglietto, almeno fino alla stazione successiva. Alcuni non gli credono, ma altri sono fermamente convinti della sua capacità di riparatore di condizionatori, e allora gli comprano un altro biglietto. Ma anche a questo giro niente. Il condizionatore non ne vuole sapere. E così per altre tre o quattro stazioni.

A questo punto anche un cretino avrebbe capito che B che non capisce un cazzo di condizionatori e vuole solo salvarsi il culo. E invece no, c'è qualcuno che insiste con questo cazzo di B, B qua e B là, per fortuna che B c'è e via e via.

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